Proseguono le ricerche del corpo di Francesca Deidda, la 42enne di Elmas residente a San Sperate, scomparsa il 10 maggio scorso. Forse dell’ordine, volontari e cani molecolari sono al lavoro sulla Vecchia Orientale dove nei giorni scorsi hanno trovato sangue, effetti personali e un brandello di felpa. Ora le analisi del Ris di Cagliari hanno confermato ciò che pensavano gli inquirenti: i reperti ritrovati appartengono a Francesca Deidda.
Intanto si stringe il cerchio attorno al marito, Igor Sollai, l'unico indagato per il delitto, in carcere dal 12 luglio con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere.
L’uomo continua a proclamarsi innocente. Sostiene che la moglie si sia allontanata volontariamente. Tuttavia, le prove raccolte finora, tra cui i messaggi inviati dal suo telefono a quello di Francesca per far sembrare che fosse ancora viva, e il ritrovamento dei suoi effetti personali vicino al "Ponte romano" tra San Vito e Sinnai, gettano pesanti ombre sulla sua versione dei fatti.
Le indagini proseguono ora con l'obiettivo di trovare il corpo di Francesca Deidda. I cani molecolari arrivati dall'Umbria sono già al lavoro nella zona del ritrovamento del sangue e dei reperti. Gli inquirenti stanno inoltre analizzando i dati delle celle telefoniche di Sollai e del Gps del suo furgoncino, cercando di ricostruire i suoi movimenti nei giorni successivi alla scomparsa della moglie.
Il nuovo interrogatorio di Sollai, previsto per domani, potrebbe essere decisivo per il prosieguo delle indagini. Il pm Marco Cocco presenterà all'indagato le nuove risultanze degli accertamenti scientifici e cercherà di smascherare le sue eventuali contraddizioni.
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