Céline Dion, come purtroppo tanti altri, combatte contro la sindrome della persona rigida, una malattia neurodegenerativa rara e debilitante per la quale, ad oggi, non esiste una cura definitiva. Tuttavia, una nuova frontiera terapeutica, basata sulla terapia con cellule CAR-T, offre una speranza concreta per la cantante e per tutti coloro che soffrono di questa patologia.
La terapia con cellule CAR-T, già utilizzata con successo contro alcuni tumori del sangue, ha dimostrato la sua efficacia anche nel caso di Lilia, una paziente affetta dalla sindrome della persona rigida.
Dopo aver smesso di rispondere ai farmaci tradizionali, Lilia ha subito questo trattamento sperimentale, con risultati sorprendenti: è passata dall'utilizzo di un deambulatore per brevi tragitti a passeggiate di sei chilometri.
Il dottor Ralf Gold, neurologo che ha curato Lilia, ha dichiarato: "In questa paziente, il trattamento con CAR-T ha permesso di recuperare la qualità della vita. E in altri casi, se diagnosticata prima, i benefici potrebbero essere ancora maggiori".
I risultati ottenuti con Lilia sono stati pubblicati sulla rivista della National Academy of Sciences degli Stati Uniti e rappresentano un passo avanti fondamentale nella lotta contro la sindrome della persona rigida.
Come sottolinea il dottor Gold, questa terapia apre nuove strade anche per altre malattie autoimmuni: "Questi trattamenti vengono importati dal cancro alle malattie autoimmuni, in questo caso per dirigerli contro le cellule che producono anticorpi patogeni. Stiamo assistendo a un rivolo di primi casi isolati spettacolari e ne vedremo altri. Parallelamente, negli Stati Uniti ci sono circa 12 studi clinici più sistematici con un numero maggiore di pazienti".
La storia di Lilia e i progressi ottenuti con la terapia CAR-T offrono una speranza concreta a Céline Dion e a tutti coloro che combattono contro la sindrome della persona rigida. Si tratta di un'importante vittoria nella battaglia contro questa malattia rara e debilitante, che apre la porta a un futuro più luminoso per tanti pazienti.
@Redazione Sintony News