
“Sgrassala bene”. Così ha detto Igor Sollai all’acquirente della Toyota Yaris che usava Francesca Deidda prima della sua scomparsa.
L’uomo, mentre consegnata l’auto all’acquirente, si è accertato che la “pulisse bene”. E proprio in quell’auto sono state trovate tracce di sangue dai Ris di Cagliari che ora dovranno analizzare per capire a chi appartengono.

Proseguono quindi a ritmo serrato le indagini degli inquirenti per fare luce su ciò che è davvero accaduto a Francesca Deidda, l’impiegata di 42 anni i cui resti sono stati ritrovati a ridosso della Vecchia Orientale sarda nei pressi del Ponte Romano.
In carcere per ora, con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere c’è il marito, Igor Sollai. Secondo gli inquirenti avrebbe finto di essere sua moglie, attraverso il telefono della Deidda. Poi l’avrebbe uccisa e portata dove è stata ritrovata.
Tutto da confermare, risposte che si potranno avere solo al termine delle indagini. Intanto l’uomo rimane in carcere, nonostante i suoi legali abbiano chiesto la sua scarcerazione, e lunedì 29 si terrà l’autopsia sui resti del corpo della donna.
@Redazione Sintony News