In Sardegna, il settore del turismo impiega circa 40mila persone e rappresenta una componente cruciale per l'economia presente e futura dell'isola. Tuttavia, i lavoratori di questo comparto stanno affrontando una situazione critica: i loro stipendi sono rimasti invariati da sei anni, a causa del mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. E per protestare contro questa mancata decisione, le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, ieri si sono date appuntamento a Cagliari davanti alla sede della Confindustria Sardegna. Il contratto collettivo per il settore Industria Turismo è scaduto sei anni fa e non è stato ancora rinnovato.
E Confindustria si è rifiutata di concedere gli adeguamenti salariali richiesti, nonostante l'aumento dell'inflazione e il costo della vita in aumento. Confindustria ha proposto clausole contrattuali che i sindacati considerano inaccettabili.
Il primo sciopero si è tenuto a Cagliari, con una manifestazione davanti alla sede di Confindustria Sardegna Meridionale in viale Colombo, dalle 10 alle 12, ma la mobilitazione è solo l'inizio di una serie di azioni che si estenderanno a tutta la Sardegna, culminando in una giornata di astensione dal lavoro regionale prevista per settembre.
Cristiano Ardau, segretario generale della UilTucs ha spiegato che le retribuzioni dei lavoratori del turismo sono ferme da anni e che la mancata concessione degli adeguamenti contrattuali da parte di Confindustria è inaccettabile, specialmente dopo anni di inflazione crescente. I sindacati insistono sul fatto che i lavoratori del turismo, che svolgono un ruolo fondamentale nell'accogliere i turisti durante l'estate, meritano un trattamento equo e adeguamenti salariali giusti.
A livello nazionale, le organizzazioni sindacali Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno proclamato sedici ore di sciopero, coinvolgendo tutto il paese in diverse giornate di protesta. La battaglia per il rinnovo del contratto e per salari adeguati continuerà fino a quando le retribuzioni non saranno in linea con il costo della vita attuale.
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