Il nuovo anno scolastico 2024-2025 porta con sé numerose novità per gli studenti e gli insegnanti italiani, introdotte principalmente grazie alle riforme promosse dal ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Ecco le principali modifiche e cambiamenti:
L'insegnamento dell'Educazione Civica sarà ampliato, con un focus maggiore sul collegamento tra senso civico e sentimento di appartenenza alla comunità nazionale. Saranno valorizzati i territori e le culture locali, con un incremento delle ore di lezione dedicate, stimate in oltre 10 milioni nell'anno scolastico 2024/25.
Sarà vietato l'uso degli smartphone in classe, anche per scopi didattici, per circa 4,5 milioni di studenti dall'infanzia fino alla terza media. Questo provvedimento, introdotto con la circolare 5274 dell’11 luglio 2023, prevede anche sanzioni disciplinari per chi trasgredisce.
I maturandi potranno presentare all’esame un "Capolavoro", un contenuto che rappresenta la loro opera migliore, già sperimentato nel 2024. Questo non sarà considerato un compito aggiuntivo, ma una scelta tra quanto già realizzato dagli studenti.
Il percorso di istruzione tecnico-professionale sarà riformato, passando a un modello di 4+2 anni, con i primi 4 anni di istruzione e 2 anni aggiuntivi negli ITS Academy. Questa riforma include anche l'istituzione di campus che collegano vari istituti tecnici, professionali e centri di formazione con il mondo del lavoro.
Sarà incentivata la formazione continua e volontaria del personale docente, con attività di formazione online retribuite. L’obiettivo è rendere la formazione obbligatoria, permanente e strutturale, con un incremento dei fondi dedicati.
Una volta approvata definitivamente dal Parlamento, la riforma introdurrà nuove regole per il voto in condotta nelle scuole superiori, che potrà comportare un debito in Educazione Civica o la bocciatura, e tornerà anche nelle scuole medie.
Le sospensioni fino a 2 giorni richiederanno la partecipazione degli studenti ad attività di riflessione, mentre quelle più lunghe coinvolgeranno attività di cittadinanza solidale.
Saranno introdotte multe da 500 a 10mila euro per chi aggredisce il personale scolastico, insieme alla creazione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico.
Alcune misure, come la possibilità di confermare lo stesso insegnante di sostegno dell’anno precedente, i voti sintetici alle primarie e l'insegnamento potenziato di italiano agli studenti stranieri, sono state posticipate al 2025-2026.
Il Ministero dell'Istruzione vedrà il ritorno di tre Direzioni Generali Regionali, in Basilicata, Molise e Umbria, che erano state declassate ad uffici territoriali. Sarà inoltre introdotta una rotazione dei direttori generali a livello centrale. Queste figure, già introdotte nelle scuole secondarie di secondo grado, saranno estese anche alle scuole medie per supportare gli studenti nel loro percorso formativo.
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