Il caso che coinvolge il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e la sua ex consulente Maria Rosaria Boccia ha attirato l'attenzione mediatica e politica in Italia.
Il ministro ha ammesso di aver avuto una relazione sentimentale con Boccia, motivo che lo ha spinto a revocare la sua nomina come consulente per un possibile conflitto di interessi.
In un'intervista al Tg1, Sangiuliano ha dichiarato di non essere "ricattabile" e ha spiegato che tutti i viaggi di Boccia erano stati pagati con fondi personali, non con soldi pubblici. Ha anche presentato le sue dimissioni alla premier Giorgia Meloni, che le ha respinte.
«La prima persona a cui devo chiedere scusa è mia moglie, una persona eccezionale, poi a Giorgia Meloni, che ho messo in imbarazzo, e ai miei collaboratori, che si sono trovati coinvolti in questa vicenda». Ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano in un’intervista al Tg1 sul caso che coinvolge Maria Rosaria Boccia.
Il caso ha sollevato un acceso dibattito, con Boccia che ha replicato su Instagram, accusando il ministro di mentire. Le opposizioni, guidate dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle, hanno criticato duramente il fatto che Sangiuliano abbia usato la Rai per difendersi, accusando la tv pubblica di servire interessi privati del governo invece di riferire in Parlamento. Alcuni politici, tra cui Matteo Renzi e Maria Elena Boschi di Italia Viva, hanno chiesto spiegazioni sull'uso del Tg1 per una vicenda personale.
Mentre il ministro ha negato qualsiasi uso improprio di fondi pubblici o la violazione di documenti riservati, il caso resta aperto e potrebbe avere ulteriori sviluppi, sia politici che giudiziari.
Tutto è partito lo scorso 26 agosto da un post su Instagram di Maria Rosaria Boccia: “Grazie al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per la nomina a Consigliere del ministro per i Grandi Eventi».
Lei ha 40 anni e 31 mila follower. A quel punto Sangiuliano decide di non rimanere impassibile e parte una smentita: “Quella nomina non esiste, la dottoressa Boccia cerca di accreditarsi senza averne motivo”.
Di tutta risposta lei comincia a pubblicare le foto una ad una, sempre su Instagram. Con quelle foto vuole dimostrare che lei era più che organica al ministero della Cultura. Che con il ministro era sempre in missione, anche agli eventi istituzionali lei c'era. Persino ai sopralluoghi per il G7 della Cultura.
Dagospia fa una zoomata sulla mano sinistra di Sangiuliano: si vede chiaramente che lui quando è in compagnia di Boccia non indossa la fede nuziale.
Il ministro decide di incontrare la premier Meloni per rassicurarla. Così è stato. Ma Boccia irrompe nel programma di Luca Telese e Marianna Aprile, su La 7. Chiede ai conduttori di seguirla, in pochi minuti sul suo account compaiono due fogli dove si vede chiara l'intestazione del G7.
Nel pomeriggio di martedì 3 settembre il ministro ha avutoun colloquio di un’ora e mezza con Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, al termine del quale ha detto di non dimettersi e ribadito: «Sono stato a colloquio con il Presidente del Consiglio per ribadire la verità delle mie affermazioni: mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Maria Rosaria Boccia che, rispetto all'organizzazione del G7 Cultura, non ha mai avuto accesso a documenti di natura riservata».
Il ministro, con le spalle al muro, dopo diverse smentite, ha deciso di rilasciare un’intervista al Tg1 dove ha ammesso di aver avuto una relazione con Maria Rosaria Boccia.
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