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18 Settembre 2024

I calciatori pronti a uno sciopero

I motivi dello sciopero annunciato dai calciatori sarebbero riconducibili al nuovo formato della Champions League: aumentano le squadre e le partite

La nuova Champions League sta suscitando non poche polemiche nonostante l'entusiasmo per il nuovo formato che promette più spettacolo e partite.

La voce dei calciatori, i veri protagonisti di questo sport, si alza in segno di protesta contro un calendario considerato ormai insostenibile. In particolare, i giocatori inglesi come Rodri (Manchester City) e Alisson (Liverpool) hanno manifestato apertamente il proprio disappunto.

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Rodri ha dichiarato: "Penso che siamo vicini allo sciopero. È l'opinione generale dei giocatori e se continua così, non avremo altra scelta. Qualcuno deve prendersi cura di noi perché siamo i protagonisti di questo sport o business, come vuoi chiamarlo. Se sono riposato gioco meglio e lo spettacolo ne guadagna. Non ci sono solo soldi o il marketing."

Anche Alisson ha espresso il proprio malcontento: "Nessuno chiede ai giocatori cosa pensano, quindi forse la nostra opinione non conta. Non siamo stupidi e lo capiamo, ma siamo stanchi".

Rodri lancia l'allarme: "Troppe partite, siamo vicini allo sciopero"

Il nuovo formato della Champions League, con un aumento delle squadre (da 32 a 36) e delle partite, complica ulteriormente un calendario già fitto, spingendo i giocatori ad affrontare fino a 70 partite stagionali. La situazione potrebbe peggiorare ulteriormente con l'introduzione del Mondiale 2026 allargato, che potrebbe portare il totale a quasi 80 partite a stagione, aumentando il rischio di infortuni e lo stress per i calciatori.

 

@Redazione Sintony News