Il caso di Denis Bergamini è una delle vicende più oscure e discusse nella storia del calcio italiano. La sua tragica morte, avvenuta il 18 novembre 1989, fu inizialmente considerata un suicidio, ma la ricostruzione degli eventi e le nuove indagini hanno sollevato pesanti dubbi su questa ipotesi. La requisitoria sembra segnare un momento cruciale nel caso, con l'accusa che punta ora sull'ex fidanzata, Isabella Internò, come presunta responsabile dell'omicidio.
Secondo le recenti indagini, Bergamini sarebbe stato soffocato prima di essere posizionato sulla strada, smentendo la versione della Internò, che sosteneva che il calciatore si fosse gettato sotto un camion. I nuovi elementi emersi dalle perizie, inclusa l'ipotesi che un mezzo soffice come una sciarpa o un sacchetto sia stato utilizzato per soffocare Bergamini, sembrano indicare una messinscena volta a far passare l'omicidio per un suicidio.
Nel 2017, le analisi medico-legali avevano già messo in discussione la tesi del suicidio, ma solo ora, dopo quasi 35 anni, si potrebbe arrivare a una svolta definitiva.
Oggi, 20 settembre, è attesa la conclusione della requisitoria con la probabile richiesta di accusa formale contro Isabella Internò per omicidio volontario in concorso.
La vicenda ha lasciato una ferita aperta non solo tra i familiari e gli amici di Bergamini, ma anche nella città di Cosenza e tra i tifosi, che da anni chiedono verità e giustizia per la morte del giovane calciatore.
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