La storia di Luis Armando Albino, rapito all'età di 6 anni in un parco della California nel 1951 e ritrovato 73 anni dopo, è un esempio di speranza e perseveranza.
La svolta è arrivata grazie alla determinazione della nipote Alida Alequin, che ha continuato a cercare lo zio nonostante il tempo trascorso. L'uso di un test del DNA online ha permesso di individuare una corrispondenza genetica, e con l'aiuto della polizia, dell'FBI e del Dipartimento di Giustizia, è stato possibile rintracciare Albino, che viveva sulla costa orientale degli Stati Uniti.
Il rapimento avvenne quando una donna, promettendo caramelle, portò via il piccolo Luis dal parco di West Oakland e lo affidò a una coppia sulla costa orientale. Cresciuto come loro figlio, Albino rimase scomparso per oltre 70 anni, ma la sua famiglia non smise mai di cercarlo.
Nel 2020, Alida, per gioco, effettuò un test del DNA che indicava una corrispondenza con uno sconosciuto. Nonostante la mancata risposta iniziale, la famiglia riprese le ricerche nel 2024, scoprendo ulteriori informazioni grazie a vecchie foto e ritagli di giornale. Il DNA confermò infine che l'uomo era davvero Luis Albino.
L'incontro tra Albino e i membri della sua famiglia è stato carico di emozione, specialmente con il fratello Roger, con cui ha avuto un toccante abbraccio poco prima della sua morte. Alida ha concluso l'intervista con un messaggio di speranza per altre famiglie in situazioni simili: "Non arrendetevi".
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