La presenza dell’Arma su piattaforme come Instagram e TikTok, fino a poco tempo fa caratterizzata da immagini solenni e comunicati ufficiali, ha subito una svolta radicale: adesso sono i *reel* adrenalinici, accompagnati da colonne sonore hip hop e metal, a fare da padroni. Si passa da scene d'azione che rievocano operazioni sul campo a montaggi creativi con le tendenze del momento, il tutto pensato per catturare l’attenzione di un pubblico giovane e abituato a contenuti veloci e visivamente impattanti.
Questa scelta rappresenta un vero e proprio cambio di passo. Da una parte, l’obiettivo è mantenere vivo il legame con la popolazione, dall’altra, c’è la chiara volontà di sfruttare i linguaggi propri dei social network per veicolare messaggi istituzionali e di sensibilizzazione. Attraverso l’utilizzo di musiche urban, rap e metal, accostate a immagini in cui compaiono carabinieri in divisa impegnati in operazioni di pronto intervento, l’Arma sta ridefinendo il modo in cui comunica il proprio ruolo nella società.
La scelta dei brani, spesso legati a generi musicali tradizionalmente associati a ribellione e contestazione, potrebbe sembrare inusuale per una forza dell'ordine, ma si inserisce in una strategia ben precisa: rendere il messaggio più accessibile e vicino alle fasce più giovani, le stesse che trascorrono gran parte del loro tempo sui social.
I reel in cui compaiono squadre speciali in azione, accompagnati da basi musicali potenti e ritmate, non solo mostrano l'efficienza dell'Arma, ma raccontano anche una quotidianità fatta di professionalità e prontezza, in un formato che incontra i gusti delle nuove generazioni.
È una svolta che non è passata inosservata e che ha diviso l’opinione pubblica. Da un lato, c’è chi apprezza la capacità dell’Arma di stare al passo con i tempi, adattandosi a nuove modalità di comunicazione senza snaturarsi; dall’altro, i più tradizionalisti si interrogano su quanto sia opportuno abbracciare linguaggi e stili tipici di un mondo che può apparire distante dai valori di rigore e compostezza associati ai Carabinieri.
Resta comunque evidente che questa nuova linea di comunicazione risponde all'esigenza di essere presenti su un terreno, quello dei social media, che ormai rappresenta uno dei principali canali di informazione e intrattenimento per i giovani. L’Arma sembra aver capito che per raggiungere queste fasce di popolazione non bastano più i mezzi tradizionali. E se per farlo è necessario adottare un linguaggio più "pop", con musica rap o metal di sottofondo, sembra un prezzo che l'Istituzione è disposta a pagare.
Il futuro dirà se questa strategia riuscirà a consolidare il rapporto tra i Carabinieri e le nuove generazioni, ma per ora l'Arma ha dimostrato di sapersi adattare a un mondo in costante evoluzione, senza paura di innovarsi.
@Redazione Sintony News