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11 Ottobre 2024

Concorso Ripam, bando per l’assunzione di 2.200 funzionari in regioni del Sud: come partecipare

Aperto il bando Ripam per l’assunzione di funzionari laureati in sette regioni del Mezzogiorno

Nuove opportunità di lavoro nelle regioni del Sud Italia con il concorso Ripam, che prevede l’assunzione di 2.200 funzionari nelle amministrazioni locali di sette regioni del Mezzogiorno: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Questo concorso, finanziato con fondi europei di coesione e parte del Decreto Sud Italia, mira a rafforzare le amministrazioni territoriali attraverso processi di digitalizzazione, innovazione e gestione dei fondi comunitari. 

A fronte di un’età media negli enti locali che si attesta sui 50 anni, il governo fa sapere che la selezione ambisce ad inserire giovani neolaureati in grado di rendere più efficace l'azione pubblica. In un comunicato stampa Palazzo Chigi spiega:

 “I neoassunti saranno, infatti, dedicati a garantire un utilizzo più efficiente dei fondi europei e accelerare lo sviluppo socioeconomico dei territori coinvolti, contribuendo così alla crescita complessiva della Nazione e alla riduzione degli storici divari territoriali”.

 

Come partecipare

Le domande di partecipazione dovranno essere inviate entro il 7 novembre 2024 tramite il portale “InPa” della Pubblica Amministrazione. È necessario autenticarsi con credenziali SPID, CIE, CNS o eIDAS, ed essere in possesso di un indirizzo PEC. Inoltre, è previsto il pagamento di una quota di partecipazione di 10 euro, non rimborsabile in caso di mancata partecipazione.

Requisiti per partecipare

Per partecipare, oltre alla cittadinanza italiana e l’idoneità fisica, è richiesto il possesso di una laurea, variabile in base al profilo a cui ci si candida.

Le figure ricercate

Il concorso prevede l’assunzione di 2.129 funzionari a tempo indeterminato destinati a enti locali, tra cui Regioni, Città Metropolitane, Province, Unioni di Comuni e Comuni delle sette regioni coinvolte. Le figure professionali ricercate spaziano tra specialisti ecologici, economico-statistici, giuridico-amministrativi, informatici e di sviluppo territoriale. Di questi, 1.140 posti sono riservati a personale tecnico specialistico. Inoltre, 71 funzionari verranno assegnati al Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud presso la Presidenza del Consiglio.

La prova

Il concorso prevede una prova scritta, da svolgere in più sessioni, con 40 domande a risposta multipla in 60 minuti. Le domande riguarderanno: materie specifiche (25 quesiti) di cui 15 sulle politiche di coesione, valide per tutti i profilicapacità logico-deduttivaragionamento critico-verbale (8 quesiti); organizzazione e gestione (7 quesiti). Per superare il test è necessario un punteggio minimo di 21/30.

Graduatoria e assegnazione

Al termine della prova, verrà stilata una graduatoria finale che terrà conto delle preferenze territoriali espresse dai candidati. I vincitori saranno assegnati alle amministrazioni di destinazione attraverso il Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud.

Formazione

I vincitori parteciperanno a un percorso formativo di tre mesi sulle politiche di coesione, con una borsa di studio di mille euro lordi al mese. L’operatività dei nuovi funzionari è prevista per la primavera del 2025.

 

Palazzo Chigi ha definito il concorso “un’opportunità per i giovani funzionari di contribuire allo sviluppo del Mezzogiorno e alla riduzione dei divari territoriali”.

 

 

Marta Rachele Pusceddu