Venerdì 8 novembre è stato indetto uno sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico locale in Italia, proclamato dai principali sindacati del settore: Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, insieme a Cub Trasporti, Sgb, Cobas Lavoro Privato e Adl Cobas. L’agitazione interesserà autobus, metropolitane e tram, ma non i treni, e non saranno previste le fasce orarie di garanzia abituali, il che aumenta il rischio di gravi disagi nelle principali città italiane.
Le ragioni dello sciopero includono il rinnovo del contratto nazionale di settore, scaduto il 31 dicembre 2023, la carenza di personale operativo, e la denuncia di condizioni di lavoro peggiorative, con un incremento delle aggressioni ai lavoratori.
Il sindacato Filt Cgil ha dichiarato l'urgenza di un aumento economico adeguato al costo della vita e di modifiche normative per migliorare l'equilibrio tra vita e lavoro. È inoltre richiesta una riforma per affrontare la frammentazione del settore, che in Italia conta circa 900 aziende contro le 5-6 presenti in altri paesi dell'Unione Europea.
Nonostante il governo abbia stanziato 120 milioni di euro per il settore nella legge di Bilancio, i sindacati giudicano la somma insufficiente e chiedono un intervento diretto del ministero dei Trasporti. Durante lo sciopero, saranno comunque garantiti i servizi essenziali per disabili e il trasporto scolastico per le scuole materne ed elementari.
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