La sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, ha pubblicato una lettera aperta per rispondere alle critiche sulla scelta di autorizzare le riprese di una serie TV dedicata al caso Amanda Knox. La serie, che racconta l'omicidio della studentessa Meredith Kercher del 2007, ha suscitato polemiche in città, soprattutto tra chi ritiene irrispettoso riportare alla ribalta un evento così tragico.
Sui balconi di Perugia sono apparsi striscioni con la scritta "Rispetto per Meredith", e anche i familiari di Kercher hanno espresso il loro disappunto.
Nella lettera, Ferdinandi spiega che la decisione è stata presa con l'intento di promuovere l’immagine di Perugia, evidenziandone le bellezze artistiche, ma riconosce di aver "perso di vista le persone" e il dolore che ancora segna la comunità. La sindaca ha sottolineato la propria connessione emotiva con il caso, ricordando di essere cresciuta in quella stessa Perugia, frequentando gli stessi luoghi di Meredith.
Ha descritto il dolore e la rabbia provati nel vedere la città diventare oggetto di un'attenzione mediatica invadente e ha spiegato che proprio quell'esperienza l’ha spinta verso la politica, per difendere l'anima della città.
La sindaca ha anche precisato che, sebbene non fosse possibile bloccare la produzione, le riprese a Perugia sono state ritenute un modo per garantire maggior controllo sul racconto, con l'obiettivo di mostrare la città come un luogo di vita e bellezza. Concludendo, Ferdinandi ha chiesto scusa a chi si è sentito tradito dalla scelta, ribadendo che la decisione è stata presa per il bene della città.
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