Il nuovo contratto per i dipendenti pubblici per il triennio 2022-2024 introduce diverse innovazioni significative per i lavoratori delle Funzioni centrali, che comprendono i ministeri, le agenzie fiscali, l'Inps, l'Inail, l'Agld e l'Enac, per un totale di circa 195.000 persone. Ecco i punti salienti:
Il contratto introduce la possibilità della settimana lavorativa su quattro giorni. Questo significa che, pur mantenendo le 36 ore settimanali, l’orario giornaliero aumenterà a nove ore (più la pausa). La riduzione dei giorni lavorativi a quattro è su base volontaria, senza alcun obbligo per le amministrazioni, e sarà applicabile solo con il consenso del lavoratore. Questa nuova modalità offre un giorno libero in più senza ridurre lo stipendio.
Un’altra importante novità riguarda i buoni pasto, che saranno estesi anche a chi lavora da remoto. In precedenza, i buoni pasto erano concessi solo a coloro che lavoravano in presenza, ma con le nuove modalità di lavoro a distanza, i sindacati hanno ottenuto l’equiparazione dei benefici.
Gli stipendi subiranno un aumento medio lordo del 6%, con incrementi mensili variabili in base alla posizione ricoperta: assistenti, +121,40 euro al mese, operatori +127,70 euro, funzionari: +155,10 euro, qualifiche elevate: fino a 193,90 euro.
L’indennità per chi ricopre ruoli con responsabilità organizzative è aumentata a un massimo di 3.500 euro all’anno. Inoltre, fino a giugno 2026, sarà possibile avanzare di grado anche senza i titoli di studio normalmente richiesti (come laurea o esperienza quinquennale per i funzionari), purché si abbiano i requisiti di esperienza lavorativa.
Per promuovere la crescita professionale, il contratto prevede attività di mentoring tradizionale dai dipendenti più esperti verso i giovani, e di "reverse mentoring" dai giovani verso i senior, con un focus sulle competenze digitali.
@Redazione Sintony News