Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha annunciato un piano per migliorare l'efficacia dei braccialetti elettronici come strumento di protezione contro la violenza sulle donne. Durante il question time al Senato, Nordio ha spiegato che sono in corso lavori congiunti con le forze di polizia per superare le attuali criticità tecnologiche del sistema, concentrandosi su misure preventive piuttosto che punitive.
Le Criticità del Braccialetto Elettronico. Il sistema, secondo Nordio, non sempre garantisce un'adeguata protezione, soprattutto quando la distanza tra la vittima e l'aggressore è breve e può essere coperta in pochi minuti. L'allarme (warning) inviato dal braccialetto spesso non è sufficiente per prevenire situazioni pericolose.
Strategia del Governo. Si parte da una collaborazione con la Polizia per potenziare l’affidabilità e la tempestività del sistema. Ma il ministro ha escluso l'introduzione di nuovi reati o pene più severe, sottolineando che la priorità è agire in modo preventivo e deterrente.
Ha ribadito l'importanza di un approccio proattivo per affrontare un problema definito "lacerante e doloroso, quasi sacrilego". Nonostante i limiti del sistema attuale, Nordio ha evidenziato che il livello di repressione penale in Italia è già buono.
La lotta contro la violenza sulle donne continua a essere una priorità per il governo italiano, con un focus crescente su strumenti innovativi e strategie preventive. La decisione di rafforzare il braccialetto elettronico riflette la volontà di affrontare il problema in modo concreto, andando oltre la sola applicazione delle leggi esistenti.
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