Il report OCSE 2023 sulle competenze degli adulti in Italia evidenzia criticità significative nei livelli di literacy, numeracy e problem solving adattativo, indicando un ritardo rispetto alla media dei Paesi OCSE e la necessità di interventi strutturali per migliorare le competenze della popolazione.
Il 35% degli adulti italiani si trova al livello 1 o inferiore (media OCSE: 26%), il che denota una comprensione limitata dei testi scritti. Mentre solo il 5% raggiunge livelli eccellenti (livello 4 o 5), contro una media OCSE del 12%.
E il 46% degli adulti si ferma al livello 1 o inferiore, con difficoltà a gestire problemi complessi o situazioni con variabili multiple. Gli adulti tra i 55 e i 65 anni ottengono punteggi significativamente inferiori rispetto ai giovani tra i 25 e i 34 anni (22 punti in meno in literacy). Anche i giovani adulti italiani (16-24 anni) mostrano punteggi medi più bassi rispetto ai coetanei OCSE: Literacy, 263 punti, Numeracy, 259 punti e Problem solving adattivo: 245 punti.
Le differenze generazionali potrebbero riflettere cambiamenti nella qualità e quantità dell'istruzione ricevuta e il declino delle competenze cognitive con l'età contribuisce a punteggi più bassi tra gli adulti più anziani. In Italia manca un sistema capillare di formazione permanente per gli adulti, che potrebbe migliorare le competenze nel corso della vita.
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