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13 Gennaio 2025

Siccità: la Regione Sardegna chiede lo stato di emergenza nazionale

L’ultimo bollettino, aggiornato al 31 dicembre 2024 riporta che nel sistema degli invasi erano presenti 750 milioni di metri cubi d’acqua, pari a circa il 41% del volume autorizzato

La Presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde, scrive alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per chiedere lo stato di emergenza nazionale da parte del Consiglio dei Ministri, sulla grave situazione idrica nel territorio dell’isola.

Il livello di emergenza dei serbatoi del sistema idrico regionale presenta un peggioramento degli indicatori e in alcuni casi segnala il livello di emergenza (codice rosso). L’ultimo bollettino, aggiornato al 31 dicembre 2024 riporta che nel sistema degli invasi erano presenti 750 milioni di metri cubi d’acqua, pari a circa il 41% del volume autorizzato.

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“I fenomeni siccitosi che si sono susseguiti negli ultimi anni e che hanno determinato consistenti riduzioni delle risorse idriche disponibili per i settori idropotabile e agrozootecnicoscrive la Presidente nonché la persistenza della criticità a causa dei modestissimi deflussi nel trimestre ottobre dicembre 2024, non hanno consentito di ripristinare le scorte idriche. Il livello di emergenza dei serbatoi del sistema idrico multisettoriale regionale, ha determinato un peggioramento degli indicatori di stato per il monitoraggio della siccità che per alcuni sistemi idrici (alto Cixerri, alto Taloro, Posada e Ogliastra) risultando al livello di emergenza (codice rosso)”.

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Una situazione che non è stata superata con la deliberazione della giunta regionale del 30 luglio 2024, che ha dichiarato lo stato di emergenza regionale, successivamente prorogato sino al 30 giugno 2025, con deliberazione di giunta del 18 dicembre 2024. “Si ritiene, pertanto, che nonostante le misure proattive poste in essere per contrastare le situazioni di criticità mediante i provvedimenti regionaliprosegue la missiva della Presidente della Regione Sardegnaricorrano altresì i presupposti per l’attivazione di mezzi e poteri straordinari finalizzati ad assicurare una maggiore efficacia operativa e di intervento, in relazione al rischio derivante da deficit idrico in atto e al fine di scongiurare l’evolversi dello stesso in una condizione emergenziale”.

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Oltre alla Presidente del Consiglio dei ministri, la lettera è stata trasmessa al Capo del Dipartimento della protezione civile Fabio Ciciliano.

 

 

@Redazione Sintony News