L’Orologio dell’Apocalisse si è spostato a 89 secondi dalla mezzanotte, segnando il momento più vicino alla catastrofe globale mai registrato. Questo strumento simbolico, creato nel 1947 dagli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists, rappresenta il pericolo imminente per l’umanità a causa di fattori come guerre, cambiamento climatico e tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale.
Perché l’orologio si è mosso? Il Bulletin of the Atomic Scientists ha identificato tre minacce principali per il 2024: le guerre in Ucraina e a Gaza, con il rischio di escalation nucleare o conflitti su vasta scala. Il cambiamento climatico, che continua a peggiorare senza azioni decisive. E infine l’accelerazione dell’Intelligenza Artificiale, con implicazioni ancora imprevedibili per la sicurezza globale.
Nel 1991, alla fine della Guerra Fredda, l’orologio era a 17 minuti dalla mezzanotte, il valore più distante mai registrato. Dal 2012, le lancette si sono progressivamente avvicinate, arrivando a 90 secondi nel 2023 e ora 89 nel 2024.
L’orologio non predice il futuro, ma segnala l’urgenza di affrontare i rischi globali. Daniel Holz, presidente del Comitato Scienza e Sicurezza, ha dichiarato che siamo "pericolosamente vicini al precipizio" e che ogni secondo in più senza azioni concrete aumenta il rischio di disastro globale.
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