La Lazio sbanca la Unipol Domus grazie alle reti di Zaccagni e Castellanos, in mezzo il bel gol di testa di Piccoli che ha dato l'illusione ai quasi 16 mila presenti di poter strappare un risultato positivo contro una squadra in corsa per un piazzamento in Champions.
Augello e Viola vincono i rispettivi ballottaggi con Obert e Gaetano nel consueto 4-2-3-1 di Davide Nicola. Modulo speculare per la Lazio di Baroni, che davanti schiera l'artiglieria pesante con Castellanos supportato da Isaksen, Dia e Zaccagni. La gara è tutto sommato equilibrata, con i biancocelesti che si fanno preferire per possesso palla, ma i rossoblù quando possono si fanno vedere in avanti, come al 6' quando Viola, ben servito da Zortea, conclude di sinistro da fuori impegnando Provedel in angolo. L'occasione migliore per gli uomini di Nicola, però, arriva al 12', con Piccoli che anticipa Gila su una bella palla messa in mezzo da Zappa, ma non riesce a deviare in rete da pochi passi. Col passare dei minuti la squadra di Baroni alza il baricentro e si fa vedere con due conclusioni di Isaksen e Castellanos che non trovano lo specchio. Il bersaglio grosso però, lo trova Zaccagni al 41' per l'1-0 Lazio: Isaksen porta a spasso Felici, appoggia a destra per Hysaj che mette in mezzo per il capitano laziale, che anticipa Zappa in spaccata e batte Caprile.
L'inizio ripresa è promettente se si considera che nei primi 5 minuti il Cagliari sfiora il pari in due occasioni, con Zortea e soprattutto con Adopo, le cui conclusioni però mancano di precisione. Il pareggio però è solo questione di minuti perché arriva al 56': angolo di Viola dalla destra, sul secondo palo svetta Piccoli e insacca l'1-1. La Domus è una bolgia e la sfida è apertissima. Nel giro di qualche minuto è Caprile a murare la propria porta, prima su Castellanos, poi su un'incornata di Romagnoli che sembrava destinata in rete. Purtroppo però il portierone rossoblù non può far nulla al 64' quando a Castellanos, ben servito da Dia, non resta che appoggiare a rete dal limite dell'area piccola. Gaetano per Viola è il primo cambio di Nicola, ma è ancora la Lazio a sfiorare il tris con Zaccagni e Isaksen, ma entrambi si devono arrendere a un sontuoso Caprile. Col risultato ancora in bilico, Nicola le prova tutte e passa al 4-2-4, inserendo Pavoletti e Mutandwa davanti e Deiola in mezzo. Il Cagliari aumenta il forcing e mette alle corde la Lazio: Deiola va vicino al bersaglio con una botta da fuori, ma il cronometro scorre inesorabile.
Finisce con un'altra sconfitta dopo quella di Torino. Gara in cui c'è da salvare il carattere della squadra, la voglia di non mollare fino alla fine. Ma pesano troppo gli errori di lettura a livello difensivo, che contro squadre come la Lazio inevitabilmente si pagano cari. Domenica nuova gara all'Unipol Domus, stavolta sarà una sfida salvezza contro il Parma.
@Francesco Cucinotta