News

Attualità
5 Marzo 2025

Trump minaccia il pugno duro contro le proteste nei campus: arresti, espulsioni e tagli ai fondi

Chi manifesterà rischia l'arresto, l'espulsione dall'istituto e, per gli studenti stranieri, anche l'espulsione dal Paese

Niente più proteste nei campus universitari e nelle scuole: chi manifesterà rischia l'arresto, l'espulsione dall'istituto e, per gli studenti stranieri, anche l'espulsione dal Paese. E per le scuole e le università che permetteranno le proteste, la minaccia è ancora più dura: il taglio totale dei fondi federali.

Questo il contenuto del messaggio pubblicato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul suo social network, Truth, in un annuncio che ha immediatamente acceso il dibattito politico e mediatico nel Paese.

Trump, stop ai fondi per le scuole che consentono proteste illegali - La  Stampa

"Tutti i finanziamenti federali si fermeranno per qualunque college, scuola o università che consente proteste illegali", ha scritto Trump. Ma nel suo messaggio non ha chiarito cosa si intenda per "illegali", considerando che il diritto di manifestare è sancito dalla Costituzione americana. "Gli agitatori saranno imprigionati, o permanentemente rimandati nel Paese da cui sono venuti. Gli studenti americani saranno permanentemente espulsi o, a seconda del reato, arrestati", ha aggiunto il presidente.

Le parole di Trump hanno immediatamente suscitato interrogativi sulla loro reale portata e applicazione. In molti hanno visto in questa dichiarazione un riferimento alle proteste pro Palestina che lo scorso anno si erano diffuse in numerosi campus americani, portando all'arresto di centinaia di studenti.

Le proteste nei campus americani - Alessio Marchionna - Internazionale

L'unico dettaglio che Trump ha fornito in merito alle nuove restrizioni è stato un secco "No maschere!", una frase che lascia intuire l'obiettivo di reprimere manifestazioni di piazza in cui i partecipanti coprono il volto, come avvenuto spesso nei cortei di protesta legati al conflitto israelo-palestinese.

Il presidente non ha mai fatto mistero della sua posizione fortemente a favore di Israele, e negli ultimi mesi ha ulteriormente inasprito la sua linea. Dalla diffusione di un video generato dall'intelligenza artificiale che mostrava una Gaza distrutta, fino alla proposta di deportare i palestinesi rimasti nella Striscia in altri Paesi e persino all'idea di acquistare personalmente il territorio di Gaza.

L'annuncio di Trump potrebbe acuire ulteriormente le tensioni tra la sua amministrazione e il mondo accademico, da sempre considerato un ambiente critico nei confronti delle sue politiche. 

Trump minaccia scuole e università “che permettono manifestazioni illegali”  - Internazionale

Ma la stretta sulle manifestazioni potrebbe riguardare anche altri temi cari agli studenti: dalla crisi climatica, che ha già visto in passato una forte mobilitazione delle nuove generazioni, alle questioni legate ai diritti civili e sociali.

Con questa nuova presa di posizione, Trump ha chiarito la sua linea dura: da un lato, gli studenti che scenderanno in piazza rischieranno conseguenze severe, dall’espulsione all’arresto; dall’altro, le scuole e le università saranno economicamente penalizzate se non impediranno le proteste.

 

 

 

@Redazione Sintony News