Sanremo si prepara a una svolta storica per il suo Festival. Dopo la sentenza del Tar Liguria, che ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto della manifestazione alla Rai, il Comune ha varato un bando per individuare il nuovo partner organizzativo. La decisione arriva in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato, prevista per il 22 maggio, sul ricorso presentato dall’azienda di Viale Mazzini.
La Giunta comunale ha approvato la delibera il 4 marzo, aprendo ufficialmente la procedura per l’assegnazione dell’organizzazione e della trasmissione in chiaro delle edizioni 2026, 2027 e 2028, con possibilità di proroga per altri due anni. La gara si svolgerà in due fasi: una prima selezione pubblica per individuare il partner idoneo e una successiva negoziazione dei termini finali della convenzione.
Per partecipare, gli operatori economici dovranno essere titolari di un canale generalista nazionale e dimostrare esperienza nell’organizzazione di eventi di grande rilevanza. Il nuovo partner dovrà garantire al Comune un corrispettivo non inferiore a 6,5 milioni di euro, oltre a una quota dell’1% sugli introiti pubblicitari e sui proventi legati ai marchi concessi.
L’organizzazione dell’evento comporterà oneri aggiuntivi per il partner vincitore. Tra questi, la realizzazione di un palco esterno con artisti del Festival o ospiti di pari livello, il cui collegamento in diretta dovrà essere garantito nelle serate della kermesse. Il Comune, invece, manterrà la scelta della sede e il pagamento dell’affitto della location.
Oltre al Festival, il partner dovrà trasmettere altre manifestazioni, come Sanremoinfiore e almeno altri due eventi da concordare con l’amministrazione comunale.
Il sindaco di Sanremo Alessandro Mager ha sottolineato l’importanza della delibera: “Abbiamo lavorato con scrupolo per rispettare le tempistiche e garantire un bando all’altezza della crescita del Festival. Non vogliamo solo un aumento del corrispettivo economico, ma anche nuove forme di collaborazione sul territorio”.
L’attesa ora è tutta per la pubblicazione ufficiale della manifestazione d’interesse e per la sentenza del Consiglio di Stato, che potrebbe cambiare nuovamente le carte in tavola. Nel frattempo, la corsa all’assegnazione del Festival è ufficialmente aperta.
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