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17 Marzo 2025

Aumento preoccupante della violenza di genere: 113 donne uccise nel 2024

Dopo un minimo di 96 casi nel 2023, si è registrato un incremento del 3%, con 99 vittime nel 2024

La violenza di genere continua a rappresentare una piaga sociale profonda in Italia, con dati drammatici resi noti dal report “8 Marzo - Giornata internazionale della donna”, elaborato dal Servizio analisi criminale e presentato presso la Direzione centrale polizia criminale.

Nel 2024, sono state 113 le donne vittime di omicidio, con una preoccupante continuità del fenomeno: 99 di queste tragedie si sono consumate in ambito familiare o affettivo, confermando quanto questo contesto resti un ambiente ad alto rischio. In particolare, 61 donne hanno perso la vita per mano del partner o dell'ex partner, sebbene questo rappresenti un lieve calo rispetto alle 64 vittime del 2023, segnando un decremento del 5%.

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Le donne costituiscono il 35% del totale degli omicidi volontari registrati, con il 95% delle vittime maggiorenni e l’82% di nazionalità italiana. Sebbene l’andamento complessivo degli omicidi in ambito familiare sia sostanzialmente stabile, l’omicidio di donne in tale contesto ha mostrato una leggera ripresa: dopo un minimo di 96 casi nel 2023, si è registrato un incremento del 3%, con 99 vittime nel 2024.

Il modus operandi negli omicidi volontari contro donne è particolarmente crudele. L’uso di armi improprie o armi bianche è stato il metodo più comune (32 casi), seguito dall’uso di armi da fuoco (30 casi). Le modalità di asfissia, soffocamento o strangolamento sono state utilizzate in 23 casi, mentre aggressioni e avvelenamenti sono state registrate in 12 e 2 casi rispettivamente.

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Dal 2019, i reati legati alla violenza di genere hanno visto un incremento superiore al 25%, con violenze sessuali e maltrattamenti contro familiari e conviventi aumentati addirittura del 355%. Nel 2024, la situazione peggiora ulteriormente: le violenze sessuali hanno raggiunto il picco di 6.587 casi, segnando una costante ascesa dal 2020, con solo una lieve flessione nel 2023. Anche gli atti persecutori (stalking) e i maltrattamenti hanno subito incrementi del 4% e dell'11% rispettivamente.

Le regioni con la maggiore incidenza di questi reati sono Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Liguria per le violenze sessuali, mentre per lo stalking, Campania, Puglia e Sicilia registrano i dati più preoccupanti. Le vittime donne rappresentano il 91% per le violenze sessuali e il 75% per gli atti persecutori, con una predominanza di maggiorenni e italiane.

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L'azione di contrasto ha visto un aumento dell'8% nelle segnalazioni contro i presunti autori di violenza. Nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine e delle istituzioni, i dati dimostrano quanto sia ancora cruciale il bisogno di interventi efficaci per contrastare questa emergenza sociale.

 

 

 

@Redazione Sintony News