Era stato annunciato come un possibile flop, e tale si sta rivelando essere. Uscito nelle sale italiane il 20 marzo e distribuito in quelle americane il giorno dopo, Biancaneve, film diretto da Marc Webb e remake dell’omonimo cartone animato Disney del 1937, sta facendo molto discutere di sé. Diversi i motivi delle polemiche che girano intorno al live action, dai pochi incassi fino agli attriti interni al set che hanno visto scontrare le due attrici protagoniste del film, Rachel Ziegler e Gal Gadot, arrivando poi al riadattamento della trama in chiave moderna accusata di essere troppo “woke” (promuovere consapevolezza e inclusività in merito alle disuguaglianze sociali e alle ingiustizie, valorizzando la diversità).
Dal punto di vista degli incassi, all’apertura il film ha ottenutosolo 43 milioni nelle sale nordamericane, una cifra bassa considerando i 272 milioni di dollari spesi dalla produzione. Anche a livello globale la situazione non è migliore: in questo caso gli incassi si aggirano sugli 80 milioni di dollari, andando contro le aspettative della produzione di arrivare almeno a 100 milioni.
Un aspetto poco gradito al pubblico è stata sicuramente la scelta di aver cambiato alcuni aspetti della trama: in primis la scelta di affidare il ruolo di Biancaneve ad una ragazza di origine colombiana, che per fisionomia si discosta dalla protagonista della fiaba originale, dalla pelle bianca e le guance rosse. I nani, personaggi iconici e rappresentativi della fiaba, non vengono menzionati nel corso del film ma al contrario vengono usati come creature fantastiche e realizzati in CGI (immagini generate grazie alla computer grafica); cambia anche il ruolo del principe che diventa un semplice aiutante e che, soprattutto, non salva la protagonista.
Un’altra controversia è legata alle dichiarazioni rilasciate da parte dell’attrice Rachel Ziegler: l’interprete di Biancaneve avrebbe detto che il film del 1937 è “datato” e che altro non era che la storia d’amore con un ragazzo che perseguitava la protagonista. Uno dei motivi per cui la trama è stata rimodificata pare essere proprio questo, tanto che nel film la protagonista sconfigge la strega cattiva praticamente da sola. Il discostamento dalla trama originale ha fatto sì che si parlasse di un eccesso “woke” da parte dei produttori al fine di proporre una maggiore inclusione sociale, motivo per cui è stata un’attrice ispanica per interpretare la protagonista. In realtà non è la prima volta che succede: anche per il live action de La sirenetta è andata in questo modo, tanto che la protagonista è interpretata da un’attrice di colore.
Oltre a scontrarsi nei panni delle protagoniste, le due attrici principali, Rachel Ziegler e Gal Gadot, hanno avuto tensioni anche nella vita reale in merito alle posizioni su Israele e Palestina. Rachel Ziegler non ha mai nascosto il proprio supporto alla Palestina, e sui social ha condiviso diversi messaggi di solidarietà al riguardo; invece, dall’altra parte Gal Gadot, che nel film interpreta la strega cattiva, ha sempre sostenuto Israele, replicando indirettamente alla collega.
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