Quando muore un Papa, il mondo intero si ferma, ma all’interno del Vaticano si attiva una macchina rituale antica, precisa, regolata da secoli di tradizione e diritto canonico. La morte di un Pontefice non è solo un evento religioso di portata storica, ma anche un momento in cui si attivano protocolli solenni e suggestivi, in parte sconosciuti ai più.

Il primo passo ufficiale è la constatazione del decesso. Questa responsabilità spetta al Camerlengo di Santa Romana Chiesa, una figura chiave durante la Sede Vacante. Dopo aver ricevuto la notizia, il Camerlengo accede alla stanza del Pontefice e pronuncia tre volte il nome battesimale del Papa, attendendo una risposta. In mancanza di segni vitali, dichiara ufficialmente la morte.

A quel punto, viene rimosso l’Anello del Pescatore, simbolo dell’autorità papale, che viene distrutto con un colpo di martello per evitare abusi futuri. Lo stesso accade per il sigillo papale.

Con la morte del Papa si apre la Sede Vacante, il periodo in cui la Chiesa è priva di un Pontefice. Durante questo tempo, il Collegio dei Cardinali si riunisce per governare gli affari ordinari della Chiesa, ma senza prendere decisioni dottrinali o straordinarie. Nessun potere del Papa può essere esercitato.

Il corpo del Papa viene esposto prima nella Basilica di San Pietro, per permettere ai fedeli di rendere omaggio, in un rito conosciuto come la visita al feretro. Migliaia di persone, spesso provenienti da tutto il mondo, si mettono in fila per ore per un ultimo saluto.

I funerali del Papa si celebrano generalmente 4-6 giorni dopo la morte. Si tratta di una cerimonia imponente e solenne, che segue un rituale tramandato nei secoli. La bara viene collocata all’interno di tre contenitori: uno di cipresso, uno di piombo e uno di noce, ognuno con un significato simbolico (povertà, eternità, dignità).

Il rito funebre è celebrato in piazza San Pietro, alla presenza di capi di Stato, delegazioni religiose e milioni di fedeli. Alla fine della messa, il feretro viene traslato nelle Grotte Vaticane, dove sarà sepolto accanto ai predecessori.

Dopo almeno 15 giorni di Sede Vacante, il Collegio dei Cardinali si riunisce in Conclave per eleggere il successore. Chiusi nella Cappella Sistina, i cardinali votano fino a raggiungere la maggioranza dei due terzi. L’elezione è annunciata al mondo con il tradizionale Habemus Papam e la fumata bianca.

Fino a quel momento, il mondo assiste con rispetto a un rito che fonde spiritualità, storia e mistero, in un processo unico nel panorama religioso globale.

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