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28 Maggio 2025

Affitti brevi, il Tar del Lazio boccia il Viminale: via libera al self check-in

Annullata la circolare che imponeva il riconoscimento di persona degli ospiti: per i gestori di B&B e case vacanze si apre la strada all’identificazione da remoto

È una vera e propria rivoluzione per il settore degli affitti brevi e dei B&B. Il Tar del Lazio ha annullato la controversa circolare del Ministero dell’Interno datata 18 novembre 2023, che obbligava i gestori delle strutture extralberghiere a verificare di persona l’identità degli ospiti, di fatto vietando il self check-in. Una decisione destinata a cambiare radicalmente la gestione del turismo "short term" in Italia.

Secondo il tribunale amministrativo, la circolare emanata dal Viminale andava ben oltre quanto previsto dalla normativa vigente, imponendo un onere eccessivo ai piccoli operatori del settore e contraddicendo lo spirito della riforma del 2011, che puntava alla semplificazione amministrativa per proprietari e imprese.

Come funziona il self check-in - turismOK

Al centro della questione c'è l’articolo 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), che impone ai gestori delle strutture ricettive – sia alberghiere che extralberghiere – l’obbligo di registrare i dati degli ospiti e trasmetterli alla Polizia entro 24 ore dall’arrivo. Tuttavia, la legge non specifica le modalità con cui deve avvenire la verifica dell’identità, lasciando spazio a interpretazioni.

Il Viminale, con la sua circolare, aveva scelto un’interpretazione restrittiva, imponendo la presenza fisica per ogni check-in. Ma secondo il Tar, tale imposizione non solo non ha base normativa, ma è anche sproporzionata e discriminatoria, soprattutto nei confronti di un settore – quello extralberghiero – spesso gestito da singoli o piccole realtà con risorse limitate.

Soddisfatta l’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (Aigab), che da mesi contestava la circolare e oggi annuncia di essere già in contatto con il governo per studiare l’introduzione di tecnologie di riconoscimento facciale da remoto, già in uso sulle principali piattaforme internazionali di case vacanze.

FACCIAMO IL PUNTO SUL SELF CHECK-IN - Locatur

“Si tratta di strumenti affidabili e sicuri, capaci di garantire sia la tutela dell’ordine pubblico sia la sostenibilità operativa per i gestori,” ha dichiarato un portavoce di Aigab. Una direzione che potrebbe finalmente conciliare esigenze di sicurezza con l’innovazione digitale e la competitività del settore.

La pronuncia del Tar apre ora uno spazio per una possibile revisione dell’intera normativa sul check-in nelle strutture ricettive. Molti osservatori auspicano che, anche grazie al digitale, si possa arrivare a una regolamentazione chiara, uniforme e tecnologicamente avanzata, capace di tutelare sia l’ordine pubblico che la flessibilità del turismo moderno.

 

 

 

 

@Redazione Sintony News