
Il Parlamento italiano compie un passo storico nella tutela degli animali. Con il voto favorevole per alzata di mano nell’Aula di Palazzo Madama, il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge che inasprisce le pene per i reati contro gli animali, senza apportare modifiche rispetto al testo già licenziato dalla Camera lo scorso novembre.
La norma, fortemente voluta da Michela Vittoria Brambilla (NM), prima firmataria del provvedimento, rappresenta una svolta culturale e giuridica: “Con questo testo – ha sottolineato Brambilla – l’Italia riconosce finalmente i diritti degli animali in modo autonomo, non più subordinati al sentimento umano nei loro confronti”.

Il cambiamento più rilevante è di natura concettuale: gli animali vengono ora “tutelati direttamente” e non più “in quanto oggetto di sentimento” da parte degli esseri umani. Un riconoscimento che li pone, per la prima volta in modo esplicito, al centro delle tutele giuridiche in quanto esseri senzienti.
“Un cambiamento di paradigma che ci allinea con i principi più avanzati in Europa in materia di diritti animali”, è stato il commento unanime da parte della maggioranza durante il dibattito in Aula.

Il testo introduce un pacchetto articolato di modifiche al Codice Penale e al Codice di Procedura Penale. Le principali novità includono:

La legge prevede anche l’istituzione di una sezione dedicata nelle banche dati delle forze dell’ordine per raccogliere e analizzare i reati contro gli animali, facilitando così le indagini e il coordinamento tra le diverse forze di polizia.
Inoltre, le associazioni animaliste potranno richiedere il riesame dei sequestri per garantire condizioni adeguate agli animali salvati da situazioni di abuso.
Il provvedimento, precisa la relazione tecnica, non comporterà nuovi oneri a carico dello Stato, puntando sull’efficienza amministrativa e sulla riorganizzazione delle risorse esistenti.
@Redazione Sintony News