Il provvedimento fortemente voluto dal governo ha spaccato il Parlamento e scatenato le proteste dell’opposizione. Ecco le novità del decreto
Con 109 voti favorevoli, 69 contrari e un’astensione, l’aula del Senato ha confermato la fiducia al decreto sicurezza, rendendolo ufficialmente legge dopo il via libera della Camera lo scorso 29 maggio. Un provvedimento fortemente voluto dal governo, che ha spaccato il Parlamento e scatenato le proteste dell’opposizione.
Durante la discussione, i senatori di Pd, M5s e Alleanza Verdi e Sinistra si sono seduti simbolicamente al centro dell’emiciclo di Palazzo Madama, in un gesto di disobbedienza civile per denunciare quella che definiscono “una stretta repressiva contro il dissenso pacifico”. Al momento della proclamazione del voto, l’opposizione ha intonato il coro: “Vergogna, vergogna”.

Il momento di massima tensione è arrivato durante l’intervento del senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni, presidente della Commissione Affari Costituzionali, che ha accusato l’opposizione di “stare dalla parte della criminalità”. I senatori dem e pentastellati hanno reagito duramente, scendendo dai propri banchi e dirigendosi verso quelli della maggioranza, ma sono stati fermamente bloccati dagli assistenti parlamentari.
Il decreto interviene su sicurezza, manifestazioni, migranti, cannabis light, Ong, terrorismo, occupazioni abusive e servizi segreti, con una serie di nuove fattispecie di reato e aggravanti. Ecco le principali misure:

- Blocchi stradali: diventano reato penale con carcere da 6 mesi a 2 anni se organizzati da più persone.
- Manifestazioni: pene più severe (fino a 5 anni) per chi danneggia o minaccia durante cortei. Si estende l’arresto in flagranza differita per lesioni a pubblici ufficiali.
- Daspo urbano: il Questore potrà vietare l’accesso a luoghi sensibili a chi abbia ricevuto anche solo una condanna in primo grado.
- Forze dell’ordine: autorizzate a portare armi fuori servizio senza licenza, anticipati i rimborsi legali (fino a 10mila euro), introdotte le bodycam. Inasprite le pene per aggressioni agli agenti.
- Cannabis light: equiparata a quella stupefacente, vietata la lavorazione e la vendita di prodotti a base di foglie, infiorescenze e resine.

- Migranti e SIM card: vietata la vendita di SIM ai cittadini stranieri privi di permesso di soggiorno. Rischio chiusura attività fino a 30 giorni per chi viola le norme.
- Ong e navi straniere: fino a 10 anni di carcere per atti ostili contro navi militari italiane, 2 anni per mancata obbedienza a ordini di ispezione.
- Occupazioni abusive: chi occupa immobili o impedisce l’accesso al proprietario rischia da 2 a 7 anni di carcere. Via libera alla procedura d’urgenza per il rilascio.
- Detenute madri: niente automatismo per il differimento pena per donne incinte o con figli fino a un anno.
- Terrorismo e servizi segreti: pene da 2 a 6 anni per chi detiene o diffonde istruzioni su esplosivi. Più poteri agli 007, che potranno anche operare sotto copertura con accesso alle banche dati pubbliche, condurre colloqui con detenuti e godere dell’immunità penale in determinate azioni operative.
Per il governo, il provvedimento è una risposta necessaria a esigenze di ordine pubblico, sicurezza e contrasto all’immigrazione irregolare. Per l’opposizione, invece, si tratta di un attacco ai diritti civili e al dissenso pacifico, tanto da ribattezzare la norma sulla “resistenza passiva” come “anti-Gandhi”.
@Redazione Sintony News