
Donne e impresa, un connubio che si rafforza in Sardegna e che cambia il volto dell’economia isolana, come ha sottolineato la presidente della Regione, Alessandra Todde, nel suo intervento al convegno “Tessere il Futuro. Donne e imprese ambasciatrici del territorio”, che si è svolto lunedì 24 novembre nella Camera di Commercio di Nuoro, promosso da Confindustria Sardegna Centrale. Un appuntamento che è stato un’occasione di confronto sui temi dello sviluppo del territorio e delle imprese, grazie alle voci e all'esperienza delle donne imprenditrici del Nuorese e dell’Ogliastra.

“Oggi non celebriamo un settore, celebriamo una forza che sta cambiando davvero l’economia sarda”, ha esordito la presidente Todde. “Le imprese femminili non sono solo attività economiche, sono infrastrutture sociali, sono luoghi in cui una comunità ritrova vitalità, fiducia, possibilità. I numeri oggi parlano chiaro: la Sardegna è una delle poche regioni italiane in controtendenza. Mentre a livello nazionale le imprese femminili calano dell’1,4% tra il 2019 e il 2024, nella nostra Isola crescono. Con 235 imprese femminili ogni mille attività, siamo sopra la media nazionale di 227. E alcune aree fanno ancora meglio: Sassari cresce dell’1,9%, Nuoro del 3,9%, raggiungendo 244 imprese femminili ogni mille, il valore più alto dell’Isola”.

La presidente della Regione ha illustrato i dati e i settori economici in crescita nel corso dell’evento, al quale hanno preso parte Pierpaolo Milia, presidente di Confindustria Sardegna Centrale; Agostino Cicalò, presidente della Camera di Commercio di Nuoro; le presidenti di Soroptimist e Fidapa, Cristina Puligheddu e Giovanna Zedde; e quelle di Aidda Sardegna e dell’Anci regionale, Lucina Cellino e Daniela Falconi.
“Questi numeri – ha evidenziato Todde – sono la dimostrazione che la Sardegna sa reagire e che, quando alle donne si dà spazio, il territorio risponde. Dove aprono imprese femminili cresce la coesione, aumentano i servizi di prossimità e diminuisce la spinta allo spopolamento. I dati degli ultimi cinque anni ci dicono che in particolare trainano due settori: i servizi crescono del 12,6%, il turismo e l’accoglienza segnano un +8,5% e l’occupazione nelle imprese femminili sale del 6,9%, raggiungendo 89.093 addetti. Cala invece il commercio (-10,2%, dato che riguarda tutta Italia, non solo l’Isola), ma le imprenditrici sarde stanno aprendo nuovi mercati”.

“Per fare impresa femminile ci vuole coraggio”, ha sottolineato Todde. “Ascoltando le storie di diverse imprenditrici, trovo che le donne sono più aperte a confrontarsi col mercato, più aperte a recepire cosa succede fuori dal nostro contesto e questo va valorizzato con strumenti specifici”.
“Le imprese femminili sanno fare rete – ha proseguito la presidente – e questa collaborazione porta a mantenere connettività e innovazione. C’è la storia di Graziella Carta, nel campo della tessitura artigianale che ha creduto nell’amore per l’arte e ne ha fatto un investimento. Questo significa avere coraggio. Oggi istituzioni e imprenditrici si sono confrontate. Continuiamo a valorizzare questa capacità di fare economia reale, un valore che va mantenuto e protetto”.

“Una cosa che mi fa particolarmente piacere, vedendo i dati – sottolinea la presidente – è che abbiamo un numero rilevante di crescita di imprese nei servizi tecnologici e questa è una cosa importante perché vuol dire che le donne stanno prendendo sempre più piede anche nel contesto delle materie tecniche, scientifiche, nelle materie STEM. Io, qua a Nuoro, spero che la spinta anche che darà l’Einstein Telescope sia un ulteriore passaggio importante per sostenere questo tipo di economia”.
“La scelta politica per me è chiara – conclude la presidente – ed è quella di sostenere i soggetti più fragili e coraggiosi, tra cui molte donne. La Sardegna delle donne non è una promessa, è un fenomeno in atto e il compito delle istituzioni non è di assecondarlo ma di valorizzarlo”.
@Redazione Sintony News