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30 Dicembre 2025

Influenza di Capodanno: boom di casi con la variante K

In Sardegna raggiunto il picco stagionale; in Italia oltre un milione di contagi. Ecco come riconoscere i sintomi virali e batterici

In Sardegna è stato raggiunto il picco stagionale dell’influenza, con un’incidenza superiore alla media nazionale: 23,61 casi ogni 1.000 abitanti. Nell’ultima settimana, in Italia, si sono registrati oltre 817 mila nuovi casi. Lo riporta Oss in Reparto, sito di informazione sanitaria, secondo cui la diffusione della variante K sta spingendo il numero complessivo dei contagi stagionali oltre il milione.

A livello nazionale, l’aumento delle infezioni respiratorie acute è confermato dall’incremento degli accessi ai pronto soccorso e delle ospedalizzazioni. Secondo il report dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), nella settimana dal 15 al 21 dicembre l’incidenza totale è salita a 17,1 casi per 1.000 assistiti, rispetto ai 14,7 della settimana precedente. Nello stesso periodo sono stati stimati circa 950 mila nuovi casi, per un totale di 5,8 milioni dall’inizio della sorveglianza.

L’incidenza più elevata si registra nella fascia 0-4 anni, con circa 50 casi ogni 1.000 assistiti. Il report segnala inoltre un aumento degli accessi ospedalieri e delle ricoveri per sindromi respiratorie in diverse regioni - tra cui Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo e Sicilia - rispetto allo stesso periodo della stagione precedente.

Il virus influenzale attualmente più diffuso è l’H3N2. In particolare, la variante K (J241) è associata a sintomi più prolungati, con una durata media di 7-9 giorni, e a un doppio picco febbrile, uno iniziale e uno nella fase finale della malattia.
«Non è più pericolosa dell’influenza tradizionale, ma va seguita con attenzione», spiega Antonello Desole, segretario provinciale Fimmg di Sassari (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale). La terapia resta quella classica: riposo, paracetamolo per la febbre e antinfiammatori per dolori muscolari e mal di gola.

La vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata per gli over 65, i pazienti fragili e per chi convive o lavora a contatto con persone vulnerabili. In Sardegna la campagna vaccinale è partita in anticipo, con la disponibilità di quattro diversi vaccini, differenziati in base all’età e alle condizioni di fragilità.

Distinguere tra infezione virale e batterica è fondamentale. Febbre alta e persistente, tosse con muco denso, forte dolore alla gola o linfonodi ingrossati possono indicare un’infezione batterica. Al contrario, sintomi più lievi, febbre moderata, tosse secca e dolori muscolari sono generalmente riconducibili a un’infezione virale. In caso di dubbio, è sempre il medico a valutare l’opportunità di esami specifici o terapie mirate.

Secondo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi Sant’Ambrogio di Milano, l’influenza è ancora in fase espansiva e colpisce in modo significativo i bambini tra 0 e 4 anni. Il picco epidemico è atteso per gennaio, anche in seguito all’aumento dei contatti sociali durante le festività natalizie.

Letizia Demontis